Gli assegni riportano sempre il nome della persone, dell’azienda, della cooperativa o della società alla quale sono intestati e quindi il nome di chi può riscuotere il credito ed utilizzarlo come meglio crede.
Può capitare però che il soggetto al quale l’assegno stesso è destinato non possa andare ad incassarlo. In quel caso, è necessario procedere con un documento di delega per l’incasso degli assegni.
Nelle righe che seguono troverete informazioni su cosa deve contenere questo modello e più in generale sulle situazioni in cui è necessario farvi ricorso.
Cosa sapere prima di fare la delega
L’assegno è un documento con il quale un soggetto versa ad un altro un credito senza movimentare denaro in prima persona.
Attraverso la delega si autorizza un soggetto terzo ad incassare un assegno per nostro conto.
E’ quindi fondamentale scegliere una persona della quale si ha assoluta fiducia, dal momento che in caso di eventuali furti o mancanza non sarà possibile rivalersi sulla banca dove l’assegno è stato riscosso.
Il modello di delega serve proprio a privare la banca o l’istituto di credito in generale da qualsiasi onere e qualsiasi responsabilità dal momento che lo stesso rispetta quella che è la dichiarata volontà del beneficiario dell’assegno stesso.
Se questo è il principio che tutela in generale la delega, andando più nello specifico è opportuno conoscere e valutare alcuni casi specifici. Se siamo in presenza di un assegno non trasferibile, ad esempio, esso può essere incassato solo presso la banca di chi ha emesso l’assegno o presso quella di colui che lo sta prelevando.
La delega di un assegno di questo tipo non modifica questa limitazione. Tutte le volte che un soggetto dunque deve ritirare un assegno per conto di un altro sarà necessario che sia munito di delega.
Cosa deve contenere il modello di delega
Sia che sia preparata riempendo i campi di un format prestampato, che scritta a mano su carta semplice, la delega deve necessariamente contenere alcune informazioni basilari.
Il primo blocco di informazioni deve fornire tutti i dettagli dei soggetti coinvolti nella delega. Gli attori coinvolti in questo caso sono dunque delegante (quindi beneficiario dell’assegno) e delegato (colui che è incaricato di riscattare la cifra).
Troveremo quindi nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza di colui che fa la delega (l’intestatario dell’assegno dunque); nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza del delegato.
A seguire si dovrà specificare cosa viene autorizzato a fare il delegato, bisognerà quindi riportare il numero dell’assegno da riscuotere e la banca di appartenenza dello stesso, oltre all’importo riportato sull’assegno.
Tutte queste informazioni identificano in modo univoco un assegno. Per definire la validità di questa delega la stessa dovrà essere siglata alla presenza di un notaio. Il notaio dovrà infatti certificare la firma attraverso un atto di autentificazione.
Alla documentazione dovranno essere allegate le copie dei documenti di identità di entrambi i soggetti. A livello pratico, sarebbe sufficiente la copia solo del documento del delegante, dal momento che il delegato presenterà il suo allo sportello,
Il modello di delega lascia chiaramente immutati quelli che sono i vincoli legati all’atto dell’incassare un assegno. Questo vuol dire che se la richiesta di incasso è legata allo stesso comune in cui l’assegno è stato emesso si hanno a disposizione 8 giorni.
I giorni diventano 15 se il comune dell’assegno è diverso da quello dell’incasso.
Segnaliamo che qualora la delega a terzi per il riscatto di un assegno sia un’operazione frequente, al fine di risparmiare tempo può essere molto utile inserire quest’ultimo soggetto tra coloro che possono operare sul proprio conto.
Per fare questa operazione e stabilire limiti e raggio di azione, si deve contattare direttamente la propria banca che andrà a modificare le informazioni generali sul vostro conto. Chiaramente questo tipo di delega sarà valida solo se gli assegni verranno ritirati presso il vostro istituto di credito.